Cara Medea
di Antonio Tarantino
Diretto e interpretato da Francesca Ballico
Suono: Vincenzo Scorza
Un pezzo
Segue, in coda, un breve brano tratto dai Materiali di Tarantino, interpretato da Francesca Ballico in una composizione sonora di Vincenzo Scorza.
Per non dimenticare.
In collaborazione con alberTStanley
sabato 16 e domenica 17 novembre alle 21.00
Teatri di Vita, Bologna
http://www.teatridivita.it/13-14/portfolio-view/cara-medea/
Con Cara Medea e Piccola Antigone (in scena il 15 novembre) Antonio Tarantino riporta i miti nella nostra storia recente, nei sobborghi di città degradate o distrutte dalla guerra. Il risultato è un viaggio in quella modernità che ci abita, ci lacera e ci pone tante domande, una per tutte: l’altro.
"Medea la barbara, la straniera, porta la voce di lingue sconosciute, la ferita della carne degli uccisi, il sacrificio dei figli, fatti a pezzi per Giasone, il moderno, lo scaltro, il pragmatico. Nella versione di Antonio Tarantino dietro i nomi del mito si arrabattano due disgraziati, offesi dalle guerre, rovinati dal vino cattivo, e dalle prestazioni sessuali consumate tra i camion nelle strade di frontiera. La mia Medea non riesce a farsi capire, il suo linguaggio diventa ridicolo come l’ostinazione a comunicare il suo orgoglio, la vanità di avanzi di seduzione, la rabbia, le sue inutili recriminazioni ad un Giasone altrettanto impotente, che le spilla due lire tra i campi di confino. Una babele di lingue che che segna il cammino di migrante, tra le guerre che hanno dilaniato i confini dell’Europa. Parole sconosciute che si affastellano, si sbriciolano progressivamente fino a diventare sillabazioni inopportune, grottesche. Inadeguate al racconto. La linea cade, la comunicazione si interrompe, e riprende in un flusso caotico, dal quale traspare la storia di due eroi di rango più basso, una storia che non ha asilo nel mondo civile, che non sa difendersi, risibile. Seguirò il suo cammino tra i confini, sbriciolando il Polacco, il Friulano, il Croato, l’Albanese, il Rumeno, e il Russo e l’Italiano sgraziato e inopportuno di chi adesso qui, racconta le sue improponibili vicende tra una fellatio e l’altra. Un modo questo, di usare la bocca e farsi capire ovunque" (Francesca Ballico)
Teatri di Vita
Via Emilia Ponente 485, Bologna
per informazioni sui biglietti e prenotazioni:
www.teatridivita.it
051 566330