Qui il programma completo della serata:
http://www.macao.mi.it/appuntamenti/mushroom-temple/
Il 7 giugno presenterò il progetto Psychostasia presso il Macao (Milano), in una serata interamente organizzata da Concrete Bologna Elettroacustica.
Qui il programma completo della serata: http://www.macao.mi.it/appuntamenti/mushroom-temple/
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31 maggio: OWB @ Teatro Blu del Parco dell'Anconella (Firenze) - ANNULLATO CAUSA CONDIZIONI METEO!24/5/2013 OPEN-AIR-SOUND-LAB
Il 31 maggio mi esibirò presso il Teatro Blu del Parco dell'Anconella con il progetto OWB: Luigi Mastandrea (live electronics) & Vincenzo Scorza (live electronics, circuit bending) OWB (Old Wild Beast) è un progetto di musica elettroacustica dal vivo ideato da Luigi Mastandrea e Vincenzo Scorza. Il duo propone al pubblico l'esperienza di un contatto tra il suono elettronico (frutto di campionamento, sintesi, processamento del segnale in tempo reale, circuit bending) e il mondo barbarico, onirico che anima gran parte della vita umana e che nessuna tecnologia potrà mai ridurre all'inerzia o al silenzio. La performance si sviluppa sottoforma di una libera improvvisazione che nasce dall'ascolto reciproco dei due musicisti, impegnati in una costante interrogazione dei propri strumenti elettronici per rivelare la cruda animalità nascosta nel profondo di circuiti e algoritmi, o, probabilmente, in ognuno di noi. Come far convivere la musica con agenti sonori esterni? Come modulare il percorso creativo in ambienti aperti e dispersivi? Come cambiare le modalità di fruizione del pubblico e di presentazione delle opere sonore? Il progetto (30 Maggio - 6 Giugno) investiga in queste direzioni attraverso quattro concerti con giovani formazioni e musicisti della nuova scena elettronica, grazie anche ad un percorso residenziale e laboratoriale condotto da Tempo Reale. Teatro Blu del Parco dell'Anconella Via di Villamagna, 39 - Firenze in collaborazione con Quartiere 3/Comune di Firenze, Cambiamusica! - Firenze, Festival Diramazioni Nell'ambito del progetto "OPEN-AIR-SOUND-LAB Laboratorio creativo e ciclo di performance musicali" nell'ambito di CREATIVITÀ IN AZIONI 3 - Assessorato alle Politiche giovanili, Comune di Firenze Ingresso Libero Qui il programma completo: http://www.temporeale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=480%3Aanconella&catid=81%3Anews&lang=en Maggio/giugno è sempre un periodo intenso e pieno di novità! Dopo aver saltato la pubbicazioni di alcuni aggiornamenti riprendo in mano le News e continuo ad informarvi sulle mie attività! Intanto, ecco un breve riepilogo di ciò che nel frattempo e accaduto... 18 marzo 2013: Gli occhiali rotti. performance contro le mafie per Civica 2103. Nel cortile di Palazzo d’Accursio (Piazza Maggiore 6, Bologna), Macellerie Pasolini in collaborazione con Libera - Bologna ha presentato Gli occhiali rotti // performance contro le mafie con Alessandro Bedosti, Matteo Garattoni, Natalia Mazer. Le voci di chi combatte le mafie prendono corpo, in una sorta di somatizzazione degli eventi che hanno scandito tanta storia italiana. Tre perfomer, tre installazioni, tre simboli polisemici dell’aggressione alle libertà operate dalle mafie. Ideazione e regia a cura di Macellerie Pasolini. Organizzazione e produzione: alberTStanley associazione culturale. Direzione tecnica: Vincenzo Scorza. 20 aprile 2013: La città della gioia di Macellerie Pasolini tra i finalisti di Kilowatt - Ne(X)twork. Macellerie Pasolini presenta al Teatro dell’Orologio (Roma) un estratto de La città della gioia, liberamente ispirato al testo di Konstantin Kavafis. Musiche dal vivo di Vincenzo Scorza. Il lavoro inedito è stato selezionato tra i 12 progetti finalisti del bando Ne(x)twork. A Roma, il 20 aprile, il progetto finalista è stato presentato al pubblico in forma di studio. Per l’occasione è stato formato un gruppo di 20/30 cittadini romani, interessati al teatro ma che non sono ad alcun titolo addetti ai lavori ma semplici spettatori. Queste persone visioneranno i 12 studi e sceglieranno, in completa autonomia, lo spettacolo vincitore. Tutti gli spettacoli finalisti verranno presentati a Roma tra novembre e dicembre 2013, all’interno della rassegna Ne(x)twork 2013 dentro la programmazione della stagione del Teatro dell’Orologio. 27 aprile 2013: Orfeo Collettivo Elettroacustico @ This is Bologna. Concrete Bologna Elettroacustica ha presentato il progetto Orfeo Collettivo Elettroacustico durante la rassegna This is Bologna, presso l'ex Ospedale dei Bastardini. Musicisti: Vincenzo Scorza, Luigi Mastandrea, Riccardo Castagnola, Francesco Papaleo, Mario Guida. Direttore: Andrea Pelati. 19 maggio 2013: HOLO - The roof session - IMAGO Sun-Set. Musica elettroacustica sui tetti di Bologna. Nell'imminenza del Festival Imago (24-25 maggio 2013 @ TPO - Bologna), i segni si fanno più difficili da interpretare, sembrano riferirsi a misteri ancora più insondabili. Quei pochi che sapranno interpretare gli ultimi segni arriveranno nelle giuste condizioni ai riti e alle celebrazioni previste il 24 e il 25 maggio. HOLO è un ensemble di laptop ispirato dagli studi di Konrad Lorenz sulla comunicazione nel mondo animale. L'ensemble non si avvale di alcuna direzione esterna, ogni componente del gruppo è coinvolto attivamente nella conduzione musicale delle performance formulando in tempo reale proposte sonore che possono essere accettate, imitate o contrastate dagli altri membri dell'ensemble. Sulla base di questo continuo scambio di proposte e risposte, vengono prodotte forme musicali aperte in continua evoluzione, controllate da una mente collettiva, che produce suono e si costituisce attraverso il suono. L'ensemble si è esibito sul tetto di un condominio del centro di Bologna, in un evento a prenotazione riservato ad un massimo di 30 persone. Musicisti: Vincenzo Scorza, Luigi Mastandrea, Carlo Maria Amadio, Andrea Pelati, Danilo Danisi. 22 maggio 2013: HOLO Unplugged Laptop Ensemble @ Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Bologna. Musicisti: Luigi Mastandrea, Andrea Pelati, Vincenzo Scorza, Carlo Maria Amadio, Francesco Papaleo, Danilo Danisi 24-25 maggio 2013: IMAGO Festival @ TPO - Bologna. In un luogo remoto costellato di simboli e apparizioni ha preso forma Imago, un evento in cui i caratteri primigeni ispirano e contaminano suoni e visioni, fondendoli in un sodalizio rituale e performativo. Imago è un’entità capace di produrre simboli, immagini che sintetizzano quanto di conscio proviene dal passato e quanto di inconscio e di inespresso è proteso verso il futuro per attuarsi. Imago è il rito collettivo in cui energie primordiali, scaturite dalla creatività degli individui, si liberano in una catarsi collettiva che coinvolge tutti, come partecipanti ad una cerimonia ancestrale. Imago è un festival di arti sonore e visive rivolto alla sperimentazione di nuove pratiche di produzione e diffusione di contenuti artistici e culturali. La sua prima edizione avrà luogo il 24 e 25 Maggio presso TPO, Bologna. Il festival è co-prodotto da: Homework, AliveLab e Concrete Bologna Elettroacustica. Nel frattempo, il film Isqat al Nizam, di cui ho composto parte della colonna sonora, continua ad essere programmato in festival, eventi e sale cinematografiche. Anche il film La natura ispira le mani, di cui ho composto parte della colonna sonora, inizia ad essere presentato e programmato in diversi luoghi... Ad maiora!
Mercoledì 17 aprile,
presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, all'interno del corso di Computer Graphic del prof. Danilo Danisi, si terrà il quarto incontro del ciclo Synaesthetic Modules ore 15 Aula Teatro Seminario con: Vincenzo Scorza "Software per la composizione musicale elettronica #1 - Ableton Live" (Prossimo incontro: Mercoledì 15 Maggio, seminario con Riccardo Castagnola "Disegnare il Suono: la musica oltre il pentagramma") MOB / Molecole Bolognesi
dà vita ad una serata performativa multidisciplinare. Sabato 9 marzo dalle ore 21 negli spazi del MenoMale (Via De' Pepoli 1/a, Bologna) si succederanno: VUOTO INTERIORE (Anna Schmitz) // INTERIORS (Erica Scherl e Valerio Corzani) // NEXUS INTER ANIMAE (Alessandro Scotti e Vincenzo Scorza) // VUOTO INTERIORE Performance di e con Anna Schimtz, a cura di Jurta Produzioni. Pillole performative con riferimenti al cinema dell’horror (Paranormal Activity, REC, The Ring etc) INTERIORS “Interiors” è un viaggio che unisce elettronico e analogico e cavalca il ritmo senza mai abusarne. Approfittando delle suggestioni suggerite dalle immagini dei super8 sperimentali di Derek Jarman, Valerio Corzani (basso semiacustico, basso tinozza e laptop) ed Erica Scherl (violino e looper) mettono in moto un tracciato pieno di fibrillazioni e sorprese. Groove ossessivi stemperati dal violino di Erica Scherl (Alboreo, Gohatto, Violongeria), corde acide arrotondate dai bassi profondi di Valerio Corzani (Mau Mau, Mazapegul, Gli Ex, Corzani Airlines) in un continuo scambio di ruoli che non perde mai d’occhio il sostegno percussivo e la balance ritmica. Arredamenti per ambienti sonori che fluttuano e si trasformano. Un viaggio musicale che si presenta davvero onirico e “stupefacente”. NEXUS INTER ANIMAE Dove il collegamento interiore delle anime, la solitudine e l’isolamento sono scelte. Installazione fotografica di Alessandro Scotti, Sound Design e live performance di Vincenzo Scorza. I “soggetti” delle immagini prodotte da Alessandro Scotti saranno i protagonisti di una storia sonora, narrata attraverso la tecnica dell'improvvisazione controllata, una lente di ingrandimento sul mondo sonoro nel quale si muovono i materiali delle composizioni fotografiche, svelandone la vita interna. Ingresso 5 euro Live Arts Night negli spazi di VID – laboratorio di Arte e Scienza della Vita – venerdì 8 marzo5/3/2013 VID è un laboratorio di Arte e Scienze della Vita nato in seno all’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (INBB), in cui scienziati ed artisti lavorano insieme con l’obiettivo di sviluppare una terza cultura capace di generare innovazioni, collaborazioni e soprattutto la nascita di nuovi paradigmi, facilitando le infinite potenzialità di contaminazione tra l’Arte, i Media e le Scienze.
Venerdì 8 marzo Spunk / pratiche creative contemporanee opererà una esplorazione della scienza e della tecnologia attraverso l’arte contemporanea all’interno degli spazi di VID (Strada Maggiore, 42, Bologna). Due le performance protagoniste della serata, che inizia alle 19.30: Radio di ZivagoBazar e Psychostasia 3.0 di Vincenzo Scorza Radio è incentrato sulla vita dei coniugi Curie a cui, un secolo fa, veniva assegnato il premio Nobel per la scoperta del Radio. L’omonimia della parola radio (la scoperta dei Curie, l’invenzione di Marconi) ha suggerito a ZivagoBazar l’idea di partire dalle voci, voci trasmesse come in una radio, voci che si insinuano in una biografia, voci che ripetono e trasformano. Tra queste voci, silenziosa, procedeva la ricerca di Madame Curie, la volontà di comprendere, dividere, separare, sciogliere. L’elemento trattato è un arco preciso di tempo della vita di Marie Curie: il testo prende in considerazione i fatti che si svolgono tra il 1903 e il 1915, estrapolati da documenti autentici conservati in parte al Museo Curie, in parte nelle biblioteche nazionali francesi, documenti ancora oggi radioattivi. La Psychostasia è, secondo l’antico culto egiziano, il rito della pesatura del cuore per decidere la destinazione dell’anima dopo la morte. Nella elaborazione elettroacustica di Scorza, il rito perde qualsiasi connotazione mistica: ciò che resta è è puramente fisico, vibrazione, suono, composizione estemporanea di una sinfonia drammaturgica per organi interni ed errori digitali. I visual che accompagnano la performance audio utilizzano come materiale di base le TAC e le risonanze magnetiche di Salvatore Iaconesi, ingegnere, artista, hacker e interaction designer affetto da tumore al cervello, rilasciate sottoforma di Open Data dallo stesso Iaconesi nel progetto Open Source Cure, di cui Psychostasia è parte integrante. L’evento è accessibile solo su prenotazione con un contributo di 10 euro all’indirizzo mail spunkbologna@gmail.com Qui l'evento FB: https://www.facebook.com/events/354777331302788/ Venerdì 1 marzo, è stato proiettato al Cinema Lumière la versione integrale di "Isqat al Nizam. Ai confini del regime", film-documentario sulla Siria di Antonio Martino, del quale ho composto parte delle musiche.
Il film ha inaugurato la settima edizione di Doc in Tour, rassegna organizzata dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Fice, da D. ER (associazione dei documentaristi emilianoromagnoli) e Cineteca di Bologna, che porta sugli schermi le migliori produzioni di genere documentaristico della regione. http://cultura.regione.emilia-romagna.it/cinema/documentario/doc-in-tour/Documentari/2013/isqat-al-nizam.-ai-confini-del-regime Vi segnalo questa recensione di Isqat al Nizam, film documentario di Antonio Martino di cui ho composto parte delle musiche http://www.kinodromo.org/2013/01/25/isquat-al-nizam-ai-confini-del-regime-di-antonio-martino-italia-2012/ Isqat al Nizam, ai confini del regime
recensione di Alessandro Focareta "Per poter sopportare (…) queste immagini (…) è necessario che il tuo cuore diventi di pietra (…) e il tuo occhio un apparato fotografico" [Bernard Mark] "Fotgrafieren verboten! Proibito entrare! Si sparerà senza preavviso! Proibito scattare foto!": questo l'avviso esposto nelle immediate vicinanze del campo di concentramento di Natzweiller su circolare di Rudolf Höss, comandante di Auschwitz, in data 2 Febbraio del 1943. Di certo questo divieto fu rispettato da molti durante quell'epoca tranne che per un prigioniero anonimo ebreo il quale, come ricorda il filosofo G.Didi-Hubermann, decise di rubare una macchina fotografica per immortalare cumuli di cadaveri appena gassati e delle donne nude in attesa di morire. Presto quelle immagini contribuirono a svelare i meccanismi di morte che regolavano i campi di sterminio nazisti. A circa 60 anni da quell'evento, La Primavera Araba dimostra come l'aumento di foto e video amatoriali che rivelano l'uso della violenza da parte degli eserciti nazionali nei confronti dei civili, sia fonte di crescente preoccupazione da parte della maggioranza dei Governi mediorientali. Prodotte da apparati sempre più "piccoli e leggeri", le foto viaggiano nella rete in maniera epidemica giungendo, in pochi minuti, nelle redazioni dei media internazionali potenziando così la coscienza collettiva intorno ai fatti. Il diffondersi dell'uso allargato dei telefonini e videocamere auspica, come ci ricorda il regista Antonio Martino, quello che Cesare Zavattini aveva intravisto nella futura "democratizzazione dei mezzi audiovisivi". È proprio grazie all'uso "collettivo" delle immagini, che il documentario Isqat al Nizam di Antonio Martino è zavattinianamente un "racconto oggettivo" sulla primavera araba in Siria e sul modo con il quale il popolo siriano si organizza pacificamente per contrastare la feroce dittatura di Assad: dalle nascenti manifestazioni non-violente alle prime repressioni, dall'esodo dei rifugiati in terra turca al crescente numero di disertori dell'esercito ufficiale. La storia intreccia in maniera esaustiva le interviste – testimonianze dei protagonisti presenti sul confine turco-siriano – e le immagini "amatoriali" giunte "da cellulare a cellulare via bluetooth" che rivelano numerosi fatti, come l'uso costante della tortura da parte dell'esercito per dissolvere qualsiasi forma di opposizione al regime. Tra i numerosi gruppi dissidenti operanti nell’ambito della controinformazione, il regista sceglie di seguire quello di Freedom 4567, composto da una decina di giovani penetrati illegalmente in Turchia per scampare al controllo delle forze di sicurezza ed organizzare la enorme mole di materiale digitale da pubblicare in internet. Le immagini "rubate" rappresentano l'unico modo per stabilire un dialogo tra le diverse zone geografiche di una paese sotto assedio e il confine turco-siriano, quest'ultimo laboratorio di interscambio tra chi fugge dall'oppressione e chi decide di prestare soccorso. Il confine, protagonista del film assieme alle immagini amatoriali, è il luogo dal quale è possibile organizzare le forze, per ricostruire un paese libero; come testimonia l'ex esponente dell’esercito siriano Riad Al – Asaad, i cui racconti diventano un appello internazionale rivolto a tutti quei paesi amici affinché ci sia un aiuto alla formazione dell’esercito di liberazione siriana: speranza per l’affrancamento definitivo del paese dalla dittatura. Il documentario di Antonio Martino contribuisce alla creazione di un discorso sul potere disvelatore delle immagini che genera un nuovo modo di costruire le simultanee identità di un mondo vasto come quello arabo, che non vuole più essere ai margini né sottomesso a una globalizzazione mediatica e culturale. Un uomo armato di telefonino non fa che contribuire alla creazione di una "immagine-costruzione" in grado di sintetizzare gli eventi, delineando in maniera sempre più netta i contorni di un immaginario "arabo" già in via di creazione da svariati anni (Panhai docet). I siriani dissidenti, come i tunisini, gli egiziani o gli ebrei dei campi di concentramento, hanno avuto e continuano ad avere l'arduo compito di divenire – seppur per un istante – fotografi o cineasti, per costruire un'Etica dell'immagine che riveli alle generazioni presenti e future l'autentico volto della Memoria. Sabato 9 febbraio 2013
dalle ore 21 al Teatro Fabbrichino di Prato (Via Targetti, 10/8) suonerò con Orfeo Collettivo Elettroacustico in una nuova formazione con l'apporto di due strumenti acustici . Live per l'eveto ELECTRONIGHT - giovani musiche improvisate Un evento prodotto da Tempo Reale in collaborazione con Metastasio Jazz, Network Sonoro 2013 nell’ambito di Giovani Sì Live! (progetto della Regione Toscana). Il concerto propone una rassegna di giovani musicisti indipendenti che si muovono tra l’improvvisazione creativa e la musica elettroacustica dal vivo, guardando con occhio attento e prospettico ai maestri del passato. Questo è profondamente vero per il gruppo Orfeo dove il coordinatore-conduttore guida un gruppo di acustici ed elettronici in un percorso narrativo totalmente estemporaneo e frutto di una creazione collettiva, all’interno della quale la dimensione tecnologica assorbe e dialoga con quella strumentale. Il lavoro di Mario Guida incarna in senso moderno l’idea di una musica generativa ed algoritmica, costantemente ripensata e sorprendente, mentre il duo The Grey Nuances ci riporta invece ad una interazione tra una rigorosa strutturazione compositiva e l’idea di improvvisazione radicale che sfrutta al meglio gli strumenti tecnologici per veicolare l’idea di un’interazione totale sul suono e sui riferimenti ad altri universi musicali. E poi la voce, che con Barbara De Dominicis incontra le esperienze lontane della soundscape composition e del canto di ogni epoca. Sembra proprio che i giovani musicisti dell’elettroacustica odierna abbiano 'digerito' e integrato al meglio la lezione di compositori e improvvisatori di ambiti diversi (come Iannis Xenakis, Luc Ferrari, John Zorn, Butch Morris) in direzione di una nuova consapevolezza del fare ricerca musicale oggi. Per il progetto Giovani Sì Live della Regione Toscana, Tempo Reale dà voce ad un nucleo di giovani musicisti legati all'improvvisazione con le nuove tecnologie. Quattro modi diversi di interpretare il rapporto con la ricerca sonora, quattro formazioni di grande vitalità espressiva e di assoluta novità. PROGRAMMA I - The Grey Nuances Duo Mattia Bonafini, chitarra e live electronics Salvatore Miele, live electronics II - Mario Guida (live electronics) III - Barbara De Dominicis (voce e live electronics) IV - ORFEO collettivo elettroacustico Andrea Pelati, conduction Gabriele Merli, sassofono contralto Andrea Montalbano, clarinetto Riccardo Castagnola, live electronics Luigi Mastandrea, live electronics Vincenzo Scorza, live electronics e radio Biglietto unico: 5 euro www.temporeale.it www.metastasio.net www.networksonoro.it Live Arts Night @ Senza Filtro - una notte di performance e dj set tra arte e scienza - 8 febbraio29/1/2013 Venerdì 8 febbraio 2013
Dalle 21 Senza Filtro / Sorting For Different Arts Center Via Stalingrado 59, Bologna LIVE ARTS NIGHT Una notte tra arte, scienza e tecnologia. Evento off di Arte e Scienza in Piazza 2013 a cura di SPUNK / pratiche creative contemporanee Spunk inoculerà i suoi virus negli spazi di Senza Filtro – sorting for different arts center, con un cartellone di eventi a cadenza mensile collegati dal filo rosso dei linguaggi contemporanei, in relazione dinamica con i principali festival bolognesi. Spunk costruisce, così, una connessione viva e in movimento tra il “centro” – dove di solito i festival si svolgono – e la “periferia”, in questo caso gli spazi della Ex Samp Utensili, in cui è in corso la bonifica culturale di Planimetrie Culturali. Venerdì 8 febbraio alle 21.00, per la prima volta, le porte di Senza Filtro si aprono su Live Arts Night: una notte di performance e dj set, evento off del festival Arte e Scienza in Piazza. Negli spazi di Senza Filtro, l’8 febbraio, l’arte contemporanea esplora la scienza con due interventi: Radio di Rossella Dassu, Luca Piga e Andrea Fugaro (ZivagoBazar) ed il live electronics Psychostasia di Vincenzo Scorza. Radio è incentrato sulla vita dei coniugi Curie a cui, un secolo fa, veniva assegnato il premio Nobel per la scoperta del Radio. L’omonimia della parola radio (la scoperta dei Curie, l’invenzione di Marconi) ha suggerito a ZivagoBazar l’idea di partire dalle voci, voci trasmesse come in una radio, voci che si insinuano in una biografia, voci che ripetono e trasformano. Tra queste voci, silenziosa, procedeva la ricerca di Madame Curie, la volontà di comprendere, dividere, separare, sciogliere. L’elemento trattato è un arco preciso di tempo della vita di Marie Curie: il testo prende in considerazione i fatti che si svolgono tra il 1903 e il 1915, estrapolati da documenti autentici conservati in parte al Museo Curie, in parte nelle biblioteche nazionali francesi, documenti ancora oggi radioattivi. Il lavoro – trasmesso da Il Cantiere di Radio3 e presentato al festival di arti contemporanee perAspera – è completamente trasfigurato per vivere all’interno degli spazi teatralmente non convenzionali di Senza Filtro. Il radiodramma assume una forma scenica che coinvolge più dimensioni, più spazi, più sensi, per offrire una fruizione unica. A seguire, Vincenzo Scorza presenta il live electronics Psychostasia, per la prima volta nella sua versione 2.5. La Psychostasia è, secondo l’antico culto egiziano, il rito della pesatura del cuore per decidere la destinazione dell’anima dopo la morte. Nella elaborazione elettroacustica di Scorza, il rito perde qualsiasi connotazione mistica: ciò che resta è è puramente fisico, vibrazione, suono, composizione estemporanea di una sinfonia drammaturgica per organi interni ed errori digitali. I visual che accompagnano la performance audio utilizzano come materiale di base le TAC e le risonanze magnetiche di Salvatore Iaconesi, ingegnere, artista, hacker e interaction designer affetto da tumore al cervello, rilasciate sottoforma di Open Data dallo stesso Iaconesi nel progetto Open Source Cure, di cui Psychostasia è parte integrante. La serata continua – si inoltra nella notte – con una successione di dj set e visual a cura di Fiandrix. per informazioni spunkbologna@gmail.com www.lascienzainpiazza.it www.planimetrieculturali.org/?p=3851 www.spunkbologna.wordpress.com Ingresso 5,00 euro Con il Patrocinio del Quartiere San Donato / Comune di Bologna |
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